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Yuna Shiraiwa vince anche a Logroño rimettendo in corsa per la finale la connazionale Higuchi

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Figure skating - J.G.p. Logroño 2015

Yuna Shiraiwa vince anche a Logroño rimettendo in corsa per la finale la connazionale Higuchi

Il "Centro Deportivo Municipal" di Logroño, sede della sesta tappa del circuito Junior Grand Prix di pattinaggio di figura, è stato teatro di una competizione femminile dall'elevato profilo tecnico in cui non sono mancati colpi di scena e sorprese.

Al termine di due segmenti di gara al cardiopalma, è uscito trionfatore il movimento giapponese, che ha potuto festeggiare l'accesso alla finale della tredicenne Yuna Shiraiwa e, incredibilmente, alla luce dei risultati scaturiti in Spagna, ha visto rientrare in corsa per l'atto conclusivo di Barcellona anche Wakaba Higuchi. La campionessa nazionale juniores, dopo il deludente quinto posto ottenuto a Linz, potrà, infatti, essere padrona del suo destino in occasione dell'ultimo appuntamento di qualificazione in programma a Zagabria.

L'incredibile cavalcata di Shiraiwa parte proprio dall'ultima edizione dei Campionati nazionali juniores e, in particolare, dalla grande delusione per la mancata ammissione al programma libero. Da lì in avanti, la stagione passata è stata caratterizzata da diversi passaggi a vuoto, generati da tentativi di combinazioni quasi proibitive (doppio axel/triplo rittberger su tutte) e da una sistematica mancanza di consistenza. La vera svolta è arrivata in estate, quando la tredicenne di Kyoto ha avuto il merito di guadagnarsi il settimo e ultimo posto a disposizione per il circuito, ma, almeno inizialmente, senza avere la certezza di prendere parte a due tappe. E' poi arrivato il successo a sorpresa di Colorado Springs, senza dubbio favorito da un contesto di gara non all'altezza degli altri appuntamenti, e, come degna conclusione, il trionfo odierno con il nuovo primato nazionale giapponese juniores (strappato ad Higuchi), che in automatico ha zittito tutti gli scettici.

L'allieva di Mie Hamada, assente in quanto impegnata nel Japan Open al seguito di Satoko Miyahara, ha pattinato sulle note di "Send in The Clowns" un programma libero di stordente bellezza nel corso del quale ha perfettamente eseguito due doppi axel e sette salti tripli, compresi due lutz e due rittberger. Il "semplice" incipit, con le combinazioni triplo lutz/triplo toeloop e triplo salchow/triplo rittberger, è stato da urlo ed è valso il prezzo del biglietto. A conti fatti, nella tappe finora disputate, la sola russa Polina Tsurskaya, anche lei una rookie, è riuscita ad ottenere un punteggio più elevato.

Shiraiwa ha preceduto di soli quarantadue centesimi di punto la tredicenne russa Alisa Fedichkina, autrice di una competizione magistrale, impreziosita dal primato stagionale nel programma corto. Nel segmento più lungo di gara, l'allieva di Evgeni Rukavitsin ha completato due doppi axel e sei salti tripli, compresi due lutz, ma ha mancato l'appuntamento con il triplo rittberger, eseguendo due sole rotazioni e atterrando l'elemento su due piedi. L'errore si è rivelato fatale in chiave vittoria ed ha messo a rischio la qualificazione alla finale. Peraltro, al pensiero che sarebbe bastato un doppio rittberger ben eseguito per issarsi sul gradino più alto del podio, il rammarico diventa enorme. A margine, non può passare inosservato come Fedichkina, seconda atleta più giovane in gara, abbia ottenuto la valutazione più elevata su ciascuna componente del programma diventando l'undicesima atleta nella storia delle competizioni juniores di primo livello a sfondare il muro dei 180 punti.

In terza posizione, si è piazzata la diciassettenne nipponica Yura Matsuda, che nella tappa spagnola ha mostrato quella consistenza venuta sempre meno nei momenti importanti della giovane carriera. Dopo i fasti del programma corto, l'allieva di Machiko Yamada ha completato nel libero due doppi axel e sei salti tripli perdendo la scia delle tredicenni per via di una caduta sull'ostico triplo lutz, correttamente giudicato sotto ruotato e non preso da un filo esterno. Ovviamente, non manca l'amaro in bocca per via della partecipazione ad un'unica tappa, ma, per farsi un'idea sulla concorrenza presente in casa è sufficiente rimarcare come ben sei giapponesi diverse, Higuchi esclusa, abbiano già archiviato almeno un podio in questa edizione di Junior Grand Prix.

Matsuda ha preceduto la sedicenne statunitense Brynne McIsaac, assai convicnente nel debutto assoluto nel circuito, l'ancora tredicenne coreana So Hyun An e la tredicenne a stelle e strisce Tessa Hong, atleta più giovane in gara.

Va rimarcato come le prime sei in classifica abbiano tutte migliorato il primato personale.

L'attesa russa Serafima Sakhanovich, vicecampionessa iridata juniores e seconda classificata nelle ultime due finali, non è andata oltre il settimo posto destando una sensazione di evidente smarrimento. La quindicenne di San Pietroburgo si è distinta per l'indiscutibile qualità di pattinaggio e non ha lesinato qualche sprazzo di classe, tra cui un triplo flip, eseguito con entrambe le braccia alzate, e la combinazione triplo flip/euler/triplo salchow, ma ha collezionato tre cadute sull'ostico triplo lutz, preso da un filo non esterno, e su due doppi axel. Nell'occasione, anche il triplo rittberger non è di fatto mai entrato e, a conti fatti, da un punto di vista tecnico, la prestazione si è rivelata davvero povera per gli standard di un'adolescente che, poco più di un anno fa, aveva incantato il mondo abbattendo il muro dei 190 punti nella trionfale tappa di Lubiana. A questo punto, persa ogni chance di raggiungere la finale, Sakhanovich dovrà stravolgere i suoi piani e prendere parte a due tappe della Coppa di Russia in modo da potersi qualificare per i Campionati nazionali. Peraltro, nella prossima settimana, salvo cambiamenti dell'ultima ora, dovrebbe partecipare alla tappa di Zagabria, dove proverà a riscattarsi e, soprattutto, a ritrovare fiducia e morale, inevitabilmente a pezzi dopo la debacle di Logroño.

La diciassettenne azzurra Sara Casella si è dovuta accontentare della sedicesima posizione. Nel programma libero, la nuova allieva di Edoardo De Bernardis e Claudia Masoero ha pescato una giornata negativa sugli elementi di salto e, dopo avere salvato con mestiere un triplo lutz, ha pasticciato su un triplo rittberger e, a seguire, è caduta nella fase di atterraggio di un doppio axel. Nel finale, è poi arrivata una seconda caduta su un tentativo di triplo salchow. Gli elementi di trottola e i passi si sono, invece, rivelati ben "assemblati" e più che discretamente realizzati, senza dimenticare di come anche la costruzione del programma, sulle note di "Send in The Clowns", si sia fatta apprezzare. In sostanza, archiviato un debutto stagionale con luci e ombre, ci sarà modo di rifarsi sfruttando quella condizione fisica che, crescendo settimana dopo settimana, risulterà fondamentale per trovare maggiore consistenza sugli elementi di salto. La prima occasione per il riscatto arriverà tra pochi giorni, visto che Casella risulta iscritta all'ultimo atto di qualificazione in programma a Zagabria.

Grazie al successo odierno, il Giappone si è portato a quarantatrè vittorie di tappa, comprese cinque affermazioni arrivate in finale. Il primato resta saldamente nelle mani della Russia con cinquantatrè vittore, tra cui sette finali.

Ad un solo appuntamento dal termine della fase di qualificazione, Polina Tsurskaya (RUS), Maria Sotskova (RUS), Yuna Shiraiwa (JPN) e Mai Mihara(JPN)  sono già matematicamente ammesse alla finale. Per i due rimanenti posti a disposizione rimangono in corsa Alisa Fedichkina (RUS) Kaori Sakamoto (JPN), Marin Honda (JPN) e Wakaba Higuchi (JPN).

Higuchi, impegnata nell'ultimo atto in programma a Zagabria, sarà obbligata a vincere, mentre per Honda, ugualmente in gara in Croazia, sarà sufficiente un terzo posto, ma, a seconda delle combinazioni, potrebbe essere sufficiente anche un quarto. Per Sakamoto le possibilità sono, invece, ridotte al lumicino a differenza di Fedichkina, che dovrà sperare principalmente in una prova incolore di Higuchi o, in alternativa, nel podio mancato di Honda.


CLASSIFICA FINALE

1) JPN - Yuna SHIRAIWA
186.80 (3|1) [1° anno]
2) RUS - Alisa FEDICHKINA
186.38 (1|2) [1° anno]
3) JPN - Yura MATSUDA    
178.98 (2|3) [5° anno]
4) USA -  Brynne MCISAAC    
162.25 (7|4) [3° anno]
5) KOR - So Hyun AN
153.46 (6|6) [1° anno]
6) USA - Tessa HONG
152.62 (9|5) [1° anno]
7) RUS - Serafima SAKHANOVICH
152.46 (4|9) [3° anno]
8) AUS - Kailani CRAINE
147.25 (8|8) [4° anno]
9) ARM - Anastasia GALUSTYAN
144.53 (10|7) [4° anno]
10) FIN - Anni JÄRVENPÄÄ
144.37 (5|11) [3° anno]
11) BEL - Loena HENDRICKX
138.39 (12|10) [3° anno]
12) GER - Maria-Katharina HERCEG    
122.52 (13|14) [5° anno]
13) RSA - Michaela DU TOIT
121.94 (11|15) [3° anno]    
14) NOR - Juni Marie BENJAMINSEN    
119.05 (18|12) [4° anno]
15) SIN - Shuran YU    
118.95 (16|13) [3° anno]
16) ITA - Sara CASELLA    
117.21 (14|16) [5° anno]
17) GBR - Danielle HARRISON    
112.49 (15|17) [3° anno]
18) EST - Kristina SHKULETA-GROMOVA    
106.74 (19|19) [2° anno]
19) FRA - Julie FROETSCHER    
102.64 (22|20) [2° anno]
20) LAT - Darija SHATIBELKO    
100.19 (27|17) [2° anno]
21) ESP - Maeva GALLARDA ROSSELL    
99.82 (24|21) [5° anno]
22) HUN - Fruzsina MEDGYESI    
96.13 (17|23) [4° anno]
23) SUI - Andrea ANLIKER    
91.73 (23|22) [5° anno]
24) POL - Aleksandra RUDOLF    
91.20 (20|24) [1° anno]
25) LTU - Deimante KIZALAITE    
87.87 (25|25) [3° anno]
26) MEX - Regina Andrea RODRIGUEZ LEAL    
86.24 (21|28) [4° anno]
27) ISR - Gabriella VINOKUR    
83.77 (28|26) [3° anno]
28) MAR - Karen GHEBBARI    
74.34 (30|29) [3° anno]
29) LUX - Mara WAGNER    
74.04 (32|27) [5° anno]
30) AND - Tania MARGARIDO    
69.97 (29|30) [5° anno]
31) HKG - Priscilla June CHAU    
66.20 (31|31) [4° anno]
32) INA - Elisa TSUJI    
58.38 (33|32) [5° anno]
33) MON - Alexandra DE HANOVRE    
42.64 (34|33) [3° anno]
WD) ESP - Maria MARTINEZ GARCIA
(26| - ) [4° anno]

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