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Partita quasi patta tra Jin e Uno mentre Turzynbaeva approfitta di un passo falso di Sakhanovich

Sostanziale parità tra Jin e Uno mentre Turzynbaeva approfitta di un passo falso di Sakhanovich
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Getty Images

Figure skating - J.G.p. Aichi 2014

Partita quasi patta tra Jin e Uno mentre Turzynbaeva approfitta di un passo falso di Sakhanovich

Si è aperta oggi la quarta tappa del circuito di Junior Grand Prix, ospitata dal "Morikoro Park Skating Rink" di Aichi. Nella prima giornata, si sono disputati i programmi corti delle gare di singolo, che, specie per quanto riguarda il settore femminile, non hanno lesinato sorprese.

In campo maschile, l’annunciata sfida tra il cinese Boyang Jin (70,88) e il giapponese Shoma Uno (69,78) si è conclusa con un minimo vantaggio a favore del vincitore dell’ultima finale del Grand Prix e della tappa di Lubiana di due settimane or sono. I due pattinatori asiatici, distanti anni luce l'uno dall’altro per caratteristiche tecniche, ma accomunati dall’essere oltremodo svantaggiati dalle restrittive regole del programma corto junior, hanno palesato il principale passo a vuoto sul tentativo di triplo axel. Il sedicenne di Harbin ha, infatti archiviato l’elemento con l’aiuto di uno step-out, mentre il coetaneo di Nagoya è caduto, ma, notizia del giorno, a rotazione completata.

Va da sé che il valore dei due pattinatori va ben oltre il punteggio ottenuto oggi in quanto se da un lato Boyang Jin potrebbe sostituire triplo lutz e triplo flip con quadruplo toeloop e quadruplo salchow, dall’altro Shoma Uno avrebbe la possibilità di “cassare” l’odiato triplo lutz, di norma, ma non oggi, preso dal filo di stacco errato, per presentare un più redditizio quadruplo toeloop.

Ovviamente, come di consueto, il cinese ha avuto la meglio sul fronte tecnico, mentre il giapponese ha prevalso sulle componenti del programma, ma su entrambi i versanti il distacco è stato minimo.

Il secondo round del match, in programma domenica mattina, si annuncia, a differenza del passato, di difficile lettura. La novità è, infatti, rappresentata dall’intenzione di Shoma Uno di eseguire due quadrupli toeloop, che in qualche modo potrebbero arginare il peso dei due quadrupli toeloop e il quadruplo salchow del diretto avversario, di certo inferiore su passi ed elementi di trottola.

L’emergente russo Dmitri Aliev (66,59) ha ricoperto al meglio il ruolo di terzo incomodo designato migliorando il primato personale e mantenendo la scia dei favoriti della vigilia. Il quindicenne di stanza a San Pietorburgo ha confermato l’assoluta padronanza degli elementi di salto emersa nel corso della tappa di Lubiana, ma anche la scarsa dimestichezza con le trottole.

Il resto della modesta concorrenza è stato regolato dallo statunitense Kevin Shum (61,79), elegante allievo di Rafael Arutunian privo però del triplo axel, tassello fondamentale per effettuare il salto di qualità.

 

In campo femminile, complice un’inopinata caduta della favorita Serafima Sakhanovich, la kazaka Elizabet Turzynbaeva (59,25) ha chiuso al comando un primo segmento di gara caratterizzato, nonostante qualche sbavatura qua e là, dal pregevole tasso tecnico complessivo, specie sugli elementi di trottola.

La quattordicenne allieva di Brian Orser ha migliorato nell’occasione il primato personale di ben sei lunghezze completando con buona qualità di esecuzione una combinazione triplo rittberger/triplo toeloop e il triplo lutz preceduto dal passo, oltre a trottole costruite per raggiungere il livello più alto a disposizione.

Turzynbaeva, facoltosa pattinatrice di scuola russa, si è trasferita in Canada nella primavera del 2013 dopo aver lavorato per una stagione con Eteri Tutberidze, da pochi mesi allenatrice di Sakhanovich (56,03), oggi tradita da un ruzzolone al termine del triplo flip che avrebbe dovuto aprire la combinazione con il triplo toeloop.

La quattordicenne nativa di San Pietroburgo, dominatrice della tappa di Lubiana, si è poi ben ripresa completando un discreto triplo lutz con braccio alzato e senza apparenti problemi di filo, ma, a conti fatti, ha lasciato sul piatto oltre otto punti.  Passaggio a vuoto odierno a parte, la vice-campionessa mondiale juniores, forte anche delle valutazioni più elevate di giornata su ciascuna voce delle componenti del programma, resta la principale indiziata al successo che, così come qualsiasi piazzamento nelle prime tre posizioni, le garantirebbe la qualificazione alla finale di Barcellona.

Il terzo posto è andato ad un’eccellente Jenni Saarinen (55,20), capace di migliorare di qualche decimo il primato personale. La promettente finlandese è stata impeccabile sugli elementi di salto completando, oltre alla consueta combinazione triplo toeloop/triplo toeloop, anche quel triplo lutz che sovente le ha causato patemi. 

La sedicenne statunitense Bradie Tennell (54,92), al debutto nel circuito, ha archiviato un’insperata quarta posizione riuscendo a salvare con i denti gli atterraggi della combinazione triplo rittberger/triplo toeloop, mancante di rotazione sul secondo salto, e del triplo lutz preceduto dal passo.

Le attese atlete di casa si sono dovute accontentare di piazzamenti di rincalzo, ma restano ampiamente in corsa per il podio e soprattutto per quel posto d’onore fondamentale in ottica qualificazione alla finale. La migliore del lotto è stata la quindicenne Yuka Nagai (52,95), brillante seconda nella tappa di Lubiana, ma oggi solamente quinta per via di un errore sul lutz, aperto in volo e completato solo singolo (elemento illegale). La quattordicenne Kaori Sakamoto (52,70), sesta in classifica, ha, invece, pagato dazio per via di un evidente step-out al termine della combinazione triplo flip/triplo toeloop e per il filo di entrata del triplo lutz non propriamente esterno. La campionessa nazionale novice del 2012 ha preceduto la coreana Da Bin Choi (52,66), come di conseuto inappuntabile sul triplo lutz, ma meno a suo agio sulla combinazione triplo flip/triplo toeloop, e la debuttante connazionale Yuhana Yokoi (50,92), caduta al termine del triplo flip che avrebbe dovuto aprire la combinazione, ma poi impeccabile sul triplo lutz preceduto dal passo e sul doppio axel eseguiti nella seconda metà della musica.

A margine, va rimarcata la prestazione della tredicenne lettone Daria Nikitina (46,52), decima al debutto grazie all’ottima esecuzione della combinazione triplo toeloop/triplo toeloop e del triplo lutz preceduto dal passo, che ha in qualche modo celato le difficoltà sugli elementi di trottola.

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