Questo sito contribuisce alla audience de

Denis Ten: "Non pattino più per me stesso, ma per gli altri"

Denis Ten: 'Non pattino più per me stesso, ma per gli altri'
Info foto

Getty Images

Figure skating - Trophèe Eric Bompard 2014

Denis Ten: "Non pattino più per me stesso, ma per gli altri"

Al termine della prima giornata del Trophèe Eric Bompard, gli atleti che hanno concluso nelle prime tre posizioni il segmento di gara iniziale hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa svariando da un tema all'altro.

PROGRAMMA CORTO COPPIE

Come vi siete sentiti nel gareggiare per due settimane di fila?
STOLBOVA/KLIMOV – “Ci sentiamo bene e siamo venuti qui per pattinare senza sbavature. Non siamo stati veloci come in altre occasioni, ma abbiamo ottenuto un punteggio competitivo senza sbagliare. La prossima volta probabilmente ci sentiremo più sicuri”.

Ksenia, puoi spiegarci il tuo costume e la storia del vostro programma corto?
Ksenia STOLBOVA – “Abbiamo studiato le danze cinesi tradizionali per molto tempo e abbiamo deciso di combinare lo stile cinese classico e quello di un classico costume del pattinaggio. Siamo guerrieri, durante il programma combattiamo, non siamo la tigre e il dragone, ma due guerrieri cinesi che lottano”.

E’ più facile pattinare in casa o qui dopo una sola settimana dalla gara precedente?
Fedor KLIMOV - Più facile qui perchè si tratta dela seconda gara, siamo meno nervosi e ci sentiamo più forti e sicuri. Poi gareggiare in Russia è complicato perché tutti gli amici e i parenti sono a bordo pista.


Come valutate la vostra prestazione odierna?

SUI/HAN – “Oggi abbiamo migliorato il nostro primato stagionale. Nel complesso abbiamo pattinato bene e siamo soddisfatti per la nostra prestazione. Speriamo di essere all’altezza della situazione anche nel programma libero e di fare meglio rispetto ai punteggi raggiunti nella passata stagione”.

WANG/WANG – “Anche noi siamo soddisfatti perché siamo riusciti ad eseguire tutti gli elementi al meglio e ad ottenere il nostro primato personale”.

Come ci si trova ad allenarsi insieme e a gareggiare gli uni contro gli altri?
SUI/HAN – “Si cresce insieme e ci si spinge a migliorare. In allenamento, siamo portati a dare sempre il massimo ed è stimolante avere avversari nella pista di allenamento”.

Xuehan, cos’è cambiato con il triplo toeloop rispetto all’allenamento mattutino nel corso del quale non è mai entrato?
Xuehan WANG – “Semplicemente, il nostro allenatore mi ha dato dei feedback, che ho seguito riuscendo a completare al meglio l’elemento”.


PROGRAMMA CORTO FEMMINILE

Elena, che differenze ci sono state tra oggi e Skate America?
Elena RADIONOVA – “Innanzitutto, sono contenta di essere stata assegnata a queste due tappe perché ho avuto modo di allenarmi e recuperare tra un impegno e l’altro. Prima del corto di Skate America ero nervosa, ma qui mi sentivo più sicura. Ho eseguito ogni elemento con tranquillità e si è trattato della mia migliore prestazione stagionale. A Skate America avevo pasticciato sulla combinazione, ma qui non ci sono stati problemi”.

I tuoi obiettivi per domani?
Elena RADIONOVA – “Semplicemente pattinare in modo pulito”

Perché un flamenco?
Elena RADIONOVA – “Volevo mostrare le emozioni del flamenco al pubblico, tutto il range di emozioni che sono racchiuse in questa danza”.


Julia cosa pensi della prestazione odierna e cosa ti aspetti da domani?

Julia LIPNITSKAIA – “Ero più tranquilla rispetto alla Cup of China, ma l’avevo già percepito negli allenamenti prima di venire qui. Domani spero di scendere in pista con la tranquillità di oggi e quindi di non essere nervosa”.

Parlaci delle tue vacanze?
Julia LIPNITSKAIA – “Ho fatto tre settimane di vacanza che mi hanno consentito di riposare, ma devo ammettere che poi è stato complesso ritornare ad allenarmi e soprattutto ritrovare la giusta mentalità per gareggiare”.

Che cosa rappresenti nello Short Program?
Julia LIPNITSKAIA – “Rappresento una ragazza che ha un aquilone in mano e lo fa volare nella città. Poi lo cerca dopo averlo perso e alle fine lo riprende”.


Ashley cos’è cambiato rispetto a Skate Canada e quali sono gli obiettivi per domani?

Ashley WAGNER – “E’ cambiato che ho ottenuto un punteggio un po’ più basso, ma sono ugualmente contenta. In questo momento, sono focalizzata sul lato tecnico del programma. In particolare, sono soddisfatta di non avere atterrato su due piedi il triplo toeloop della combinazione. In vista di domani, penso di poter guadagnare punti su ogni elemento”

Ti sei presa un periodo di vacanza dopo le Olimpiadi?
Ashley WAGNER – “Più o meno un mese ed è stato fantastico. Ho deciso di continuare a gareggiare perchè le vacanze mi hanno consentito di ricaricare le batterie dopo la stagione più stancante della mia vita”

Perché hai scelto questa musica, il personaggio di Spartacus è un uomo e non una donna?
Ashley WAGNER – “Il mio allenatore l'ha scelta perchè non sono una pattinatrice da musiche aggraziate e leggere, ma potenti e d'effetto. È una musica forte e credo di riuscire ad interpretarla bene”


PROGRAMMA CORTO MASCHILE

Denis a cosa è dovuto l’importante progresso rispetto a Skate America?
Denis TEN – “Prima di Skate America avevo avuto una sola settimana per prepararmi e, in ogni caso, dopo la gara c’è stato tempo per lavorare sugli elementi che non avevano ottenuto livelli soddisfacenti. Quella gara ha rappresentato un punto di partenza per costruire programmi migliori. Ovviamente, sono molto soddisfatto della prestazione di oggi, ma so che c’è ancora da lavorare su tanti aspetti”.

Obiettivi per domani?
Denis TEN - Fare bene ed ottenere punteggi competitivi. Cercherò di esprimermi al meglio nel programma libero, che è piuttosto difficile perché è necessario combinare lato tecnico e artistico. Poi, spero di crescere nel corso della stagione”.

La stagione passata è stata fantastica, come hai fatto a trovare motivazioni per continuare?
Denis TEN – “Non si può definire idilliaca perché come di consueto ho avuto alti e bassi. In ogni caso, insieme a Frank Carroll abbiamo ragionato a lungo riguardo l’eventualità di prendere un anno sabbatico. Di norma, è difficile per chi è salito sul podio olimpico iniziare al meglio la stagione seguente. Posso dire di avere trovato un supporto importante dalla mia famiglia, dal mio Paese a da tutti i tifosi in giro per il mondo. Se avessi smesso avrei potuto deludere tanti appassionati e quei bambini che hanno iniziato a pattinare ispirati da me. Forse, a differenza del passato, sto pattinando più per gli altri che per me stesso”.


Tatsuki cos’è accaduto sul triplo lutz di fine programma?

Tatsuki MACHIDA -  “Ero molto stanco fin dai passi e per questo ho commesso l’errore. Domani, spero di riuscire a fare meglio nella parte finale del programma”.

Obiettivi per domani?
Tatsuki MACHIDA - “Fare del mio meglio e cercare di eseguire gli elementi senza sbagliare”.


Konstantin oggi hai ottenuto il tuo primato personale, come valuti la prestazione odierna?

Konstantin MENSHOV - “In Canada il triplo axel non aveva funzionato. Qui ho cercato di non pensarci e di non ripetere lo stesso errore. A Skate Canada dopo il programma corto, ho affrontato il libero in maniera troppo rilassata, ma domani voglio restare concentrato”.

Stai migliorando di anno in anno e il tempo che passa non sembra essere un problema. Qual è il tuo segreto?
Konstantin MENSHOV – Si tratta di una domanda ricorrente. Avete mai visto il film “Lo strano caso di Benjamin Button?  Scherzi a parte, finché riuscirò ad allenarmi così bene, continuerò a gareggiare, anche perché mi piace ancora molto pattinare. Quando mi alzerò una mattina e non vorrò più allenarmi, smetterò di gareggiare.

Obiettivi per domani?
Konstantin MENSHOV – “Pattinare pulito per rendere felice me stesso e l’intero pubblico”.

Come mai il tuo programma libero parla di un giornalista?
Konstantin MENSHOV – “Sì, in effetti, è dedicato ai giornalisti che lavorano in zone pericolose del mondo. Volevo portare questo tema all'attenzione di tutti. Seguo sempre le notizie e mi rattrista che ci siano persone che rischiano la vita per informarci. Volevo in qualche modo tributare il loro lavoro.

 

SHORT DANCE

Non siete di certo abituati ad essere primi dopo la short-dance. Cosa pensate del vostro punteggio e della vostra prestazione?
PAPADAKIS/CIZERON – “Nonostante alcuni piccoli errori, abbiamo pattinato bene. Per la verità dopo la Cup of China, non abbiamo avuto molto tempo a disposizione per prepararci, quindi siamo contenti”.

In Cina, siete rimasti sorpresi per i vostri punteggi, vi siete già abituati a stare così in alto?
PAPADAKIS/CIZERON: “Non ancora. Abbiamo lavorato molto, ma non ci aspettavamo punteggi così alti in poco tempo”.

Come avete lavorato sulla vostra flessibilità e ampiezza nei movimenti?
PAPADAKIS/CIZERON: “Abbiamo fatto sin da piccoli molto ballo da sala, off-ice, e quindi forse riusciamo ad adattarci più facilmente ai diversi stili di ballo.


Soddisfatti per la prestazione odierna?
GILLES/POIRIER: “Abbiamo pattinato bene senza commettere grossi errori e perciò la situazione è positiva”

Da dove hai preso l'idea del vestito e come lo hai adattato per poterci pattinare liberamente?
Piper GILLES – “Torvill e Dean avevano un costume simile. All'inizio Paul non riusciva a sollevarmi perchè la gonna si impigliava, quindi abbiamo apportata qualche modifica. Abbiamo tenuto i due colori contrastanti perché ci piaceva la soluzione cromatica dei costumi di Torvill e Dean.


Il bilancio della short-dance?

Madison HUBBELL – “Abbiamo pattinato un po' meglio oggi rispetto a Skate Canada. Abbiamo commesso qualche errore nella sequenza di passi in parallelo. In ogni caso, il paso doble, in relazione al mio infortunio, è decisamente più difficile da pattinare rispetto alla danza libera”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social

Più letti in Sport invernali

L'ansia prima di una gara di sci. Imparare a gestire paura, ambizione e adrenalina.

L'ansia prima di una gara di sci. Imparare a gestire paura, ambizione e adrenalina.

L'ansia che si prova prima di una gara di sci è un mix di emozioni contrastanti: l'adrenalina che scorre nelle vene, la tensione che si percepisce nell'aria, la consapevolezza della sfida imminente.
I muscoli tesi e il cuore che batte veloce, l'attesa ansiosa di mettersi alla prova e di superare i propri limiti: è come trovarsi sull'orlo di un precipizio, pronti a lanciarsi nel vuoto con la speranza di atterrare dall'altra parte con successo.