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Nella prima giornata del Nebelhorn Trophy tornano a brillare Kavaguti/Smirnov

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Figure skating - Nebelhorn Trophy 2014

Nella prima giornata del Nebelhorn Trophy tornano a brillare Kavaguti/Smirnov

Si è aperta oggi la quarantaseiesima edizione del Nebelhorn Trophy, terzo appuntamento con il nuovo circuito ISU Challenger Series

Sul ghiaccio dell Eislaufzentrum di Oberstdorf non sono mancate prestazioni di alto profilo tecnico e, purtroppo, anche qualche ritiro di troppo.

Nella short-dance, l’atteso duello tra i canadesi Kaitlyn Weaver/Andrew Poje (65,59) e gli statunitensi Madison Chock/Evan Bates (62,20) ha visto prevalere i vice-campioni iridati, per ora meglio calati nella parte richiesta dal paso-doble. Gli allievi di Pasquale Camerlengo e Anjelika Krylova, oltre ad avere ottenuto la migliore valutazione su ciascuna componente del programma, hanno prevalso anche sull’aspetto tecnico, ma è apparso evidente come tutte le coppie impegnate nella competizione odierna stiano ancora attraversando una fase di work-in-progress. In particolare, nel rispetto di quanto avviene di norma nei primi appuntamenti di settembre e ottobre, i livelli della sequenza obbligatoria di pattern, per questa stagione appunto il paso-doble, si sono rivelati decisamente bassi senza dimenticare che la sorte è stata la stessa anche per la nuova “sequenza creativa” sul medesimo tema musicale. Inoltre, ben otto delle undici coppie in gara sono state penalizzate di un punto per via di un’irregolarità legata ai vincoli imposti per la coreografia (in questo caso la penalizzazione viene attribuita a maggioranza assoluta di giudici e referee).

I padroni di casa Nelli Zhiganshina/Alexander Gazsi (58,67) hanno chiuso il segmento di gara in terza posizione precedendo con ampio margine gli statunitensi Kaitlin Hawayek/Jean-Luc Baker (53,11), campioni iridati juniores al debutto assoluto nella categoria maggiore.

Il resto della concorrenza è stato regolato dai canadesi, scuola Dubrueil/Lauzon, Elisabeth Paradis/Francois-Xavier Ouellette (47,62), unici, oltre alle coppie allenate da Shpilband, ad evitare la penalizzazione di un punto per l’irregolarità legata alla coreografia.

La nuova coppia italo-statunitense Lauri Bonaccorsi/Francesco Fioretti (39,29) ha, invece, terminato il programma di debutto in nona posizione.

 

Nella competizione riservata alle coppie di artistico, il livello dell’asticella si è sensibilmente alzato rispetto alle precedenti prove di ISU Challenger Series ed è stato finalmente abbattuto il muro dei sessanta punti, finora rimasto tabù.

Il successo parziale è andato ai veterani russi Yuko Kavaguti/Alexander Smirnov (66,59), usciti vincitori di stretta misura nello scontro generazionale che li ha opposti ai connazionali Evgenia Tarasova/Vladimir Morozov (65,74), autori del nuovo primato personale.

Gli allievi di Tamara Moskvina, assenti da lungo tempo dalle competizioni, sono riusciti a convincere la nutrita schiera di scettici sfoderando una prestazione pressoché impeccabile sulle note di “Méditation from “Thaïs”. Nello specifico, oltre a palesare una condizione fisica ritrovata, Kavaguti/Smirnov sono tornati ad esprimersi in maniera convincente su elementi come i salti in parallelo, che avevano creato loro enormi patemi nell’ultimo scorcio di carriera.

Tarasova/Morozov, vice-campioni iridati juniores in carica, non sono però stati da meno al punto da surclassare i diretti avversari sul fronte tecnico, sospinti da un triplo twist degno dei compagni di allenamento Volozoshar/Trankov.  A conti fatti, sono state le componenti del programma a fare la differenza a vantaggio di Kavaguti/Smirnov, ma, alla luce del minimo distacco, la competizione resta apertissima.

In terza posizione, con un distacco superiore ai dieci punti, si sono attestati gli statunitensi Alexa Scimeca/Chris Knierim, autori di un triplo twist strepitoso, ma traditi dalla caduta di Scimeca sul triplo salchow in parallelo e sul triplo flip lanciato. Twist a parte, la nota positiva è data dal fatto che Knierim sia finalmente riuscito a completare un triplo salchow in parallelo.

I vincitori dello US International Figure Skating Classic hanno preceduto di stretta misura i francesi Vanessa James/Morgan Ciprès, a loro agio su triplo flip lanciato e su tutti gli elementi di coppia, ma penalizzati dal toeloop in parallelo eseguito oppio anziché triplo da James.

A seguire, si sono piazzati i giovani statunitensi Madeline Aaron/Max Settlage (51,80) che hanno avuto la meglio sui canadesi Vanessa Grenier/Maxime Deschamps (50,67). Peraltro, entrambe le coppie, alla prima stagione in categoria maggiore, sono accomunate dal fatto di avere conquistato nello scorso gennaio il titolo nazionale juniores (anche se la coppia canadese gareggiò come fuoriquota).

 

Nella gara maschile, archiviato il ritiro causa influenza virale dell’atteso kazako Denis Ten, è stato Jason Brown (83,59) a dettare legge, nonostante abbia presentato uno dei pochi programmi di giornata privo per scelta del salto quadruplo.

Lo statunitense ha surclassato gli avversari su ciascuna voce delle componenti del programma ed ha ben eseguito tutti gli elementi presentati, compreso un triplo axel un po’ telefonato, ma comunque tra i migliori della carriera. Per la verità, Brown, approfittando di sbavature e passaggi a vuoto dei diretti avversari, è stato il migliore del lotto anche sul versante tecnico, ma è chiaro che in contesti più qualificati occorrerà qualcosa di più per tenere testa agli attuali leader della disciplina.

Il diciannovenne californiano ha preceduto con un margine di oltre cinque punti il ceco Michal Brezina (78,27), autore di un buon triplo axel e capace di atterrare un quadruplo salchow con l’aiuto di uno step-out, ma penalizzato su varie voci delle componenti del programma per l’eterna preparazione che ha preceduto ogni elemento di salto.

A debita distanza, il canadese Elladj Balde (71,73) ha vinto a sorpresa la volata per il terzo posto provvisorio regolando di misura i veterani russi Sergei Voronov (71,29) e Konstantin Menshov (70,60), oggi traditi dall’axel.

L’azzurro Ivan Righini (62,18) si è, invece, dovuto accontentare dell’ottava piazza. Il nuovo allievo di Michael Huth ha lasciato sul piatto punti pesanti per via della caduta su un triplo axel mancante di rotazione e soprattutto a causa di un paio di elementi di trottola da registrare. In ogni caso, l’impressione è che per pattinare al meglio il medley di Michael Jackson scelto per il programma corto di questa stagione occorra una condizione al top in quanto la musica non consente un attimo di respiro.

 

La seconda giornata prevede il programma corto femminile e l'atto finale di coppie di artistico e settore maschile.

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