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Mura e Miyahara protagonisti nei programmi corti del Lombardia Trophy

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Figure skating - Lombardia Trophy 2014

Mura e Miyahara protagonisti nei programmi corti del Lombardia Trophy

Il Lombardia Trophy di Sesto San Giovanni, seconda tappa del circuito ISU Challenger Series, è stato finora caratterizzato dall’annunciato predominio dei pattinatori giapponesi e da qualche ritiro di troppo.


Nella competizione maschile, in contumacia dell’atteso ceco Michal Brezina, il programma corto ha avuto come piatto forte il testa a testa tra Takahito Mura (81,15) e Richard Dornbush (79,36).

Alla fine, l’ha spuntata di misura il ventitreenne nipponico che, dopo avere atterrato un quadruplo toeloop con l’aiuto di una mano in terra e di uno step-out, ha completato il migliore triplo axel della giornata eseguendo in scioltezza nella seconda metà della musica la combinazione triplo lutz/triplo toeloop.  Lo statunitense è, invece, caduto dopo avere completato un quadruplo salchow, ma, pur pagando complessivamente dazio sulla qualità di esecuzione degli elementi di salto, è riuscito a non perdere terreno grazie ad una pregevole sequenza di passi e alla maggiore dimestichezza con le trottole.

La terza posizione provvisoria è stata occupata dallo statunitense Grant Hochstein (72,92), che ha regolato gli attesi russi Moris Kvitelashivili (72,12), penalizzato dagli atterraggi con step-out di triplo axel e quadruplo toeloop, e Adian Pitkeev (71,60), preceduto dal compagno di allenamento per via di un’insolita caduta al termine della combinazione triplo lutz/triplo toeloop.

La grande delusione di giornata porta il nome di Florent Amodio (66,97), solamente settimo alle spalle del filippino Michael Christian Martinez (67,36). Il francese, primo del lotto nella somma delle componenti del programma, ha pressoché ricominciato da dove aveva finito la passata stagione palesando enormi difficoltà sugli elementi di salto a partire da quel quadruplo salchow che non ne vuole sapere di entrare , senza dimenticare la trottola combinata persa per strada.

A margine, va segnalato l’ottavo posto del venticinquenne britannico Phillip Harris (63,82), che ha sbriciolato il precedente primato nazionale presentando tra le altre cose un buon triplo axel.

 

In campo femminile, il pronostico della vigilia è stato ampiamente rispettato. La giapponese Satoko Miyahara (58,12) ha fatto valere la sua superiorità tecnica imponendosi con margine rispetto alla concorrenza, nonostante un programma ancora da rifinire e qualche patema di troppo sull'atterraggio del triplo flip preceduto dal passo, peraltro mancante di rotazione. La sedicenne di Kyoto ha ben completato una combinazione triplo lutz/triplo toeloop, raggiungendo senza apparenti patemi il livello più alto a disposizione su passi e trottole.

Al posto d’onore si è attestata la diciottenne statunitense Angela Wang (54,88), che, sbavature sul triplo rittberger a parte (mano in terra e step-out), ha presentato un programma senza rilevanti errori, impreziosito dal migliore doppio axel della gara e da una combinazione triplo lutz/doppio toeloop completata in maniera pregevole. In terza posizione, si trova la ventunenne svedese Joshi Helgesson (54,69), cui, per spiccare il volo dopo un buon triplo lutz, è mancata la combinazione di due tripli toeloop in quanto il secondo salto è stato completato solo doppio.

A seguire, con tanto di nuovo primato personale, si è piazzata la diciottenne francese Laurine Lecavalier (52,09), che ha preceduto a sorpresa la tedesca Nathalie Weinzierl (51,75), penalizzata da valutazioni per lei insolitamente basse sulle componenti del programma, e la connazionale Anais Ventard (51,64), anche lei autrice del nuovo primato personale.

Roberta Rodeghiero, migliore delle italiane in gara, ha chiuso in ottava posizione preceduta di misura dall’elegante statunitense Hannah Miller (51,43), caduta rovinosamente su un tentativo di triplo flip. La ventiquattrenne di stanza proprio a Sesto San Giovanni, scollinata nell’occasione oltre le cinquanta lunghezze (50,41), ha avuto il merito di salvare con caparbietà l’atterraggio di tutti gli elementi di salto, compresa una combinazione triplo toeloop/triplo toeloop, e, anche in virtù di trottole giudicate di livello quattro, ha superato il punteggio tecnico minimo richiesto dall’ISU per prendere parte ai Campionati Mondiali.

Per restare in casa Italia, discreta prestazione per la debuttante in categoria senior Chiara Calderone (42,76), che ha presentato un programma ambizioso con tanto di triplo lutz e combinazione triplo flip/doppio toeloop. La quindicenne allieva di Marilù Guarnieri, undicesima al termine della prima parte di gara, è stata abile a salvare gli atterraggi degli elementi di salto e soprattutto ha confermato quei miglioramenti sulle trottole già emersi nella passata stagione.

 

Nello short-program delle coppie di artistico, la nota più lieta è stata rappresentata dagli evidenti miglioramenti di Bianca Manacorda/Niccolò Macii (46,50), alla seconda gara senior della carriera. I campioni nazionali juniores in carica, apparsi più veloci e scorrevoli rispetto al passato, hanno pattinato un programma senza sbavature impreziosito da un ottimo triplo flip lanciato. Complici gli errori degli avversari, la coppia di casa ha fatto segnare il migliore punteggio tecnico di giornata, nonostante nel bagaglio tecnico non sia ancora presente un salto triplo in parallelo. Inoltre, gli allievi di Barbara Luoni hanno in maniera inattesa superato il punteggio tecnico minimo che garantisce l’eleggibilità per i Campionati Mondiali.

Manacorda/Macii, ottimi terzi, sono stati preceduti dai debuttanti russi Vera Bazarova/Andrei Deputat (50,32) e dagli statunitensi Haven Danney/Brandon Frazier (46,94). La coppia allenata da Oleg Vassiliev ha dimostrato di essere ancora lontana da quell’eccellenza richiesta per recitare un ruolo di primo piano nell’affollato nonché qualificato movimento russo. Bazarova ha confermato gli atavici problemi sui salti in parallelo, vedendosi degradare a doppio un triplo toeloop atterrato su due piedi (mano in terra, invece, per Deputat). Inoltre, il flip lanciato è stato completato doppio probabilmente per scelta, mentre l’uscita del triplo twist è stata salvata con mestiere.

Denney/Frazier, invece, dopo un convincente inizio caratterizzato da un triplo twist dall’altezza siderale, hanno archiviato una rovinosa caduta sul triplo rittberger lanciato ed hanno pagato dazio anche sul salchow in parallelo in quanto l'atterraggio di Frazier è stato su due piedi e Danney ha appoggiato una mano sul ghiaccio prima di effettuare uno step-out. Alla fine l’elemento è stato degradato da triplo a doppio e si è andato a sommare a qualche difficoltà di troppo su spirale della morte interna avanti e trottola combinata in parallelo.

I tedeschi Annabelle Prölß/Ruben Blommaert non hanno preso parte all'evento per un'intossicazione alimentare che ha messo kock-out anche Brezina, mentre la quarta coppia in gara, formata dagli australiani Paris Stephens e Matthew Dodds (24,56) ha confermato di essere ancora ai primi passi.

 

Per quanto concerne le competizioni juniores, nel settore maschile si è imposto il diciassettenne francese Kevin Aymoz (142,50). Il detentore del titolo, dominatore del programma corto, è riuscito a resistere nel segmento più lungo di gara alla rimonta del sedicenne azzurro Matteo Rizzo (138,25), che, a conti fatti, ha mancato il successo per via del passaggio a vuoto sul tentativo di triplo lutz della prima parte della competizione.  Il podio è stato completato dall’ancora quindicenne ceco Pert Kotlarik (135,73), che ha preceduto con margine il diciottenne italiano Carlo Vittorio Palermo (127,12), fattosi notare per un tentativo di quadruplo toeloop non andato a buon fine. Per quanto concerne gli altri italiani, il quindicenne Adrien Bannister (122,97), atleta di casa, si è dovuto accontentare della sesta piazza, dopo un discreto programma corto concluso sul gradino più basso del podio, mentre Simone Cervi (115,46), quindicenne scuola Agorà, ha chiuso in settima piazza, mostrando nel programma libero buona padronanza di triplo flip e triplo lutz.

In campo femminile, successo per la sedicenne australiana di scuola statunitense Kailani Craine (128,22), che ha così migliorato il posto d’onore conquistato nella passata stagione. In seconda posizione, con il migliore programma libero, si è piazzata la coreana Eunsu Yoon (125,63).  La diciassettenne azzurra Micol Cristini (113,50) ha ottenuto un discreto terzo posto precedendo la più quotata francese Nadjma Mahamoud (112,33), naufragata nel programma libero.

 

Il Lombardia Trophy si concluderà domani con i programmi liberi delle gare senior e la conclusione della competizione delle coppie di artistico juniores.

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