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Björn Ferry torna in azione, ma nel ping-pong: "Faccio sul serio"

Björn Ferry torna in azione, ma nel ping-pong: 'Faccio sul serio'
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Björn Ferry torna in azione, ma nel ping-pong: "Faccio sul serio"

Björn Ferry è sempre stato un tipo molto particolare, sia durante la sua attività agonistica che una volta ritirato. Ieri lo scandinavo ha annunciato il suo comeback allo sport agonistico, seppur in una nuova disciplina: il ping-pong.

"Faccio sul serio, ho anche comprato un robot per il ping-pong!" ha dichiarato al quotidiano Folksbladet, spiegando anche di aver contattato Glenn Östh, ex allenatore delle squadra di tennistavolo svedese e tedesca per curare la sua tecnica.

Proprio in queste ore il trentasettenne parteciperà a un torneo in Svezia, il Skellefteåträffen. Stando alle parole del campione olimpico dell'inseguimento di Vancouver 2010 non si tratta di un capriccio, bensì di un programma a medio termine: "Per adesso l'obiettivo è vincere una partita qui allo Skellefteåträffen, ma guardando più in là vorrei partecipare ai Mondiali master di Las Vegas del 2018. In quell'anno diventerò quarantenne e potrò essere eleggibile per l'evento".

Comunque vada, il buon Ferry ha trovato un altro modo per far parlare di sé. Quando era atleta le sue sparate erano all'ordine del giorno, la più celebre in assoluto resta la richiesta della pena di morte per i dopati.

Una volta ritiratosi ha dato alle stampe "Ferry Tales", una sorta di diario in cui ha raccontato il biathlon da dietro le quinte, facendo scalpore in Svezia soprattutto per aver accusato Helena Jonsson-Ekholm, la sorella Jenny, Anna Maria Nilsson ed Elisabeth Högberg di mobbing e bullismo all'interno della squadra femminile.

Vedremo se la nuova avventura nel ping pong regalerà altre perle di saggezza da parte del vulcanico personaggio nativo di Storuman.

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