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Torino 2006. Kati Wilhlem siderale nell'inseguimento, vola al secondo oro olimpico

Torino 2006. Kati Wilhlem siderale nell'inseguimento, vola al secondo oro olimpico
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Getty Images

BiathlonBiathlon - 10 anni fa

Torino 2006. Kati Wilhlem siderale nell'inseguimento, vola al secondo oro olimpico

Il 18 febbraio 2006 sulla pista di Cesana San Sicario il programma del biathlon ai XX Giochi olimpici invernali prevede gli inseguimenti. Il primo ad andare in scena è quello femminile che, alla luce di quanto visto nella sprint, si annuncia pirotecnico poiché le prime sette sono divise da meno di venti secondi.

La competizione peraltro si svolge nel bel mezzo di un’autentica bufera di neve (non a caso sostanzialmente in contemporanea al Sestriere il Super-G maschile viene interrotto e annullato a causa delle avverse condizioni meteo), quindi la start list - già piccante di per sé - viene ulteriormente pepata da un poligono reso difficilissimo sia dal vento che dalla scarsa visibilità dovuta alla fittissima nevicata.

Ci si attende dunque una prova ricca di colpi di scena, ma la realtà dei fatti sarà molto diversa perché la gara si tramuta ben presto in un assolo di Kati Wilhelm, che oggi realizza una delle migliori prestazioni della sua carriera. La tedesca, leader indiscussa della classifica generale di Coppa del Mondo alla vigilia dei Giochi, ha persino fatto da portabandiera della Germania durante la cerimonia d’apertura.

Proprio per questa ragione, quando la ventinovenne di Zella-Mehlis  rimane fuori dal podio sia nell’individuale che nella sprint, i media teutonici cominciano a ricordare la superstizione tipicamente anglosassone secondo la quale il portabandiera è destinato a disputare una deludente edizione dei Giochi.

Rotkäppchen però oggi spazza via ogni credenza vana e ogni avversaria disputando una prova superlativa. Kati vola letteralmente sugli sci e al tempo stesso copre tutti i bersagli a terra. Dopo la seconda sessione di tiro ha già oltre trenta secondi di vantaggio sull’inseguitrice più vicina. Il margine supera poi il minuto nonostante una penalità al primo poligono in piedi. Uno zero in chiusura le permette di trasformare l’ultimo giro in un’autentica passerella.

Con una dimostrazione di onnipotenza, degna della miglior Magdalena Forsberg (e della futura Magdalena Neuner),  Wilhelm conquista una medaglia d’oro che le permette di entrare nella storia. La tedesca diventa infatti la prima biathleta a laurearsi campionessa olimpica in due diverse edizioni dei Giochi poiché l’odierno successo a Cinque cerchi fa il paio con quello ottenuto nella sprint di Salt Lake City 2002.

Alle spalle della dominatrice assoluta, effettivamente si verificano gli attesi sconvolgimenti di classifica. Alla fine la Germania può festeggiare una doppietta poiché la medaglia d’argento va addirittura a Martina Glagow. La bavarese, partita per diciassettesima, inizia a recuperare terreno tenendo un ritmo sostenutissimo, tanto da essere veloce quanto la battistrada. Però un errore in ognuna delle due sessioni a terra la ricaccia per due volte indietro.

La ventiseienne di Mittenwald cambia allora tattica, procedendo più controllata sugli sci per ritrovare la precisione. La strategia si rivela azzeccata. Due poligoni puliti le spalancano le porte del podio e un’ottima tornata finale la porta a un’insperata piazza d’onore che fa il paio con quella già ottenuta nella 15 km.

La medaglia di bronzo va a una solidissima Albina Akhatova che, grazie alle sue indubbie qualità al poligono, rimane sempre nelle posizioni di vertice. Nei chilometri conclusivi non può nulla contro Glagow, ma non ci sono avversarie in grado di impensierirla per il terzo posto. La ventinovenne della Vologda può quindi finalmente festeggiare una medaglia sul campo, dopo quella arrivata a tavolino nell’individuale e il bruciante quarto posto della sprint.

Al quarto e al quinto posto si attestano due tiratrici che, seppur senza mai entrare in lotta per il podio, riescono a risalire progressivamente la china facendo valere le loro doti in piazzola. Quarta è Svetlana Ishmouratova, mentre la quinta moneta va all’azzurra Michela Ponza che grazie a un’ottima performance ottiene uno dei migliori risultati della sua carriera fino a quel momento, prendendosi persino il lusso di staccare Liv Grete Poirée nella tornata finale. La norvegese non incide nel fondo e nonostante il 90% al tiro si deve accontentare della sesta piazza.

Per Sandrine Bailly il contesto a Cinque cerchi continua a rimanere stregato. La francese, impressionante sugli sci nella sprint, oggi ha invece problemi di materiali e fatica oltremodo. La transalpina riesce a rimanere a lungo in lotta per le medaglie facendo leva sulla precisione, ma una doppia penalità all’ultimo poligono la condanna a una mesta dodicesima posizione, appena davanti alla connazionale Florence Baverel. L’inaspettata vincitrice della sprint, oltre a tenere un passo poco competitivo, sbaglia quattro volte e non risulta mai un fattore.

Delude Anna Carin Olofsson, partita per seconda, ma incapace di venire a capo delle complesse condizioni di tiro. La svedese accumula ben 7 penalità e non va oltre la quattordicesima piazza.  Al contrario Lilia Efremova, terza nella sprint, disputa un’altra prova da applausi e resta nelle posizioni di vertice concludendo ottava, poco davanti a una Uschi Disl autrice di una furibonda rimonta che la porta dal trentaquattresimo al decimo posto

In casa Italia, a parte lo splendido piazzamento di Ponza, si fa tanta fatica. Nathalie Santer (3+1+3+1) conclude trentottesima quella che sarà la sua ultima gara olimpica individuale. Saskia Santer e Katja Haller vengono invece doppiate.

Oltre a mettersi al collo la medaglia d’oro, Wilhelm “ammazza” definitivamente la corsa alla Sfera di cristallo poiché a questo punto solo un malanno può mettere a repentaglio la conquista della sua prima Coppa del Mondo. La tedesca comanda infatti la classifica generale con 642 punti contro i 473 di Disl, ora incalzata da Glagow (467), Bailly (465), Olofsson (455) e Ishmouratova (444).

Nelle ore successive all’inseguimento femminile è previsto quello maschile. Le donne torneranno in pista il 23 febbraio per la staffetta.

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

WILHELM Kati

|

GER

|

0+0+1+0

|

22:31.4

2

|

GLAGOW Martina

|

GER

|

1+1+0+0

|

+1:13.6

3

|

AKHATOVA Albina

|

RUS

|

0+1+0+0

|

+1:21.4

4

|

ISHMOURATOVA Svetlana

|

RUS

|

0+1+1+0

|

+1:45.4

5

|

PONZA Michela

|

ITA

|

0+0+0+1

|

+2:08.1

6

|

POIREE Liv Grete

|

NOR

|

1+0+0+1

|

+2:19.8

7

|

NAZAROVA Olga

|

BLR

|

0+0+2+1

|

+2:26.1

8

|

EFREMOVA Lilia

|

UKR

|

0+1+2+0

|

+2:26.2

9

|

LIU Xianying

|

CHN

|

0+2+1+0

|

+2:41.7

10

|

DISL Uschi

|

GER

|

2+1+0+1

|

+2:47.2

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