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Cervino 150 anni dalla conquista

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Valentina Graziosi

Valle d'Aosta

Cervino 150 anni dalla conquista

Il 2015 è un anno molto importante per Breuil Cervinia Valtournenche e per la storia dell'alpinismo: ricorrono i 150 anni dalla prima ascensione del Cervino compiuta da Edward Whymper dal versante svizzero e Jean Antoine Carrel dal versante italiano.

Questa mattina a Milano c'è stata la conferenza stampa di presentazione delle tante iniziative in programma per celebrare questo importante anniversario. 

Il Cervino, il territorio, la montagna, gli uomini e la loro storia saranno i veri protagonisti in moltissimi eventi dal sapore internazionale. Italia e Svizzera, i due paesi che condividono l'anniversario di quello che viene definito " il più nobile scoglio d'Europa", si sono uniti per raccontare insieme storie e personaggi di questi 150 anni di conquiste e ascensioni.
Breuil-Cervinia e Valtournenche si trasformeranno nel fulcro delle attività di promozione del territorio e Zermatt ha in serbo un calendario ricco di appuntamenti e feste con una settimana dedicata dal 10 al 18 luglio 2015.
A Cervinia le iniziative sono davvero molteplici. Si parte già nel mese di febbraio con concerti e mostre per arrivare alle grandi celebrazioni in programma durante il prossimo mese di luglio quando, dei potenti fari illumineranno la Grande Becca durante la notte per celebrarne l'unicità e la maestosità.
In programma ci sono anche concerti e spettacoli pirotecnici e una lunga notte bianca, in programma il 16 luglio, per aspettare la data dell'anniversario il giorno successivo. Il 17 luglio si celebrerà l'incontro in vetta a 4478 metri tra le guide alpine della vallata di Valtournenche e quelle di Zermatt: un incontro, un abbraccio tra alpinisti innamorati della montagna e del Cervino. 

Per raccontare queste iniziative oggi c'erano i rappresentanti di Cervinia, Zermatt e Valtournenche e come ospite d'onore, Hervè Barmasse, alpinista valdostano, guida alpina, uomo immagine della Valle d'Aosta per Expo 2015 ma, soprattutto, vero e autentico esempio di alpinismo contemporaneo. Hervè lega la sua storia personale e quella della sua famiglia al Cervino: qui è cresciuto e, dopo aver scalato praticamente ovunque nel mondo, oggi ritorna sulla montagna di casa che ama e rispetta più di ogni altra cosa.   
   
 
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