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Pechino 2022. La Cina chiede aiuto alla Norvegia per sviluppare le discipline nordiche

Pechino 2022. La Cina chiede aiuto alla Norvegia per sviluppare le discipline nordiche
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Olimpiadi

Pechino 2022. La Cina chiede aiuto alla Norvegia per sviluppare le discipline nordiche

Mancano poco più di 5 anni ai Giochi olimpici invernali di Pechino 2022 e la Cina ha deciso di muoversi per sviluppare le proprie discipline nordiche in vista della manifestazione, chiedendo aiuto nientemeno che alla federazione norvegese.

Tramite quest'ultima, il comitato olimpico cinese ha lanciato un bando. Qualunque allenatore norge di sci di fondo, biathlon, salto o combinata può inviare entro l'8 febbraio 2017 il proprio curriculum vitae.

In caso di assunzione bisognerà trasferirsi armi e bagagli in Cina, ma per il futuro la volontà del gigante asiatico è quella di svolgere quanti più training camp possibile tra la Scandinavia e la Finlandia.

La Cina attualmente fatica a essere competitiva in queste discipline. Tuttavia nel biathlon esiste una forte tradizione, soprattutto in campo femminile. D'altronde nello scorso decennio le cinesi salivano sovente sul podio in gare di Coppa del Mondo, raccogliendo di tanto in tanto anche medaglie iridate.

Ora la competitività è decisamente più bassa, ma il movimento non è mai morto ed esiste qualche giovane interessante (come testimoniato dall'oro conquistato nella single mixed dei Giochi olimpici giovanili di Lillehammer 2016 da Fanqi Meng e Zhenyu Zhu).

Esiste un movimento anche nel salto femminile, che nel 2013 ha addirittura raccolto un paio di sporadici top-15 in Coppa del Mondo con Liu Qi. Si è trattato di episodi, ma le atlete ci sono e si può quindi pensare a uno sviluppo.

Decisamente più complessa la situazione altrove. Nel fondo i cinesi si cimentano quasi esclusivamente in gare interne, ma Sun Qinghai a parte la competitività ai massimi livelli è tutta da dimostrare.

Nel salto maschile esiste qualche atleta, che però fatica nelle gare di terzo livello. Nella combinata nordica, invece, si deve partire letteralmente da zero.

Chissà se qualcuno verrà folgorato sulla via di Pechino e risponderà alla chiamata, tanto affascinante quanto piena di incognite.

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