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Erdogan conferma: "Erzurum si candiderà a ospitare le Olimpiadi invernali 2026"

Erdogan conferma: 'Erzurum si candiderà a ospitare le Olimpiadi invernali 2026'
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Erdogan conferma: "Erzurum si candiderà a ospitare le Olimpiadi invernali 2026"

Finora la candidatura di Erzurum a organizzare i Giochi olimpici invernali del 2026 appariva campata per aria, soprattutto per l'assenza di qualsivoglia appoggio politico interno. Tuttavia oggi nientemeno che Recep Erdogan in persona ha annunciato la volontà di perseguire il progetto.

Il presidente turco ha dichiarato che "Organizzando lo European Youth Olympic Festival abbiamo fatto il primo passo. Con qualche aggiustamento possiamo ambire a manifestazioni più imponenti. Erzurum ha già delle infrastrutture all'avanguardia che necessitano solo di alcuni piccoli upgrade. Il progetto è quello di collegare le città a Erzican e Kars tramite una ferrovia ad alta velocità che verrà completata nel 2023 e lanciare una candidatura condivisa tra le tre località.

Non siamo ancora riusciti a portare i Giochi olimpici nella nostra nazione, anche se ce li saremmo meritati. Per esempio il Cio ha preferito assegnare l'edizione 2020 a chi aveva già ospitato l'evento e non a chi invece lo avrebbe fatto per la prima volta".

Effettivamente la Turchia sta tentando senza successo di organizzare i Giochi olimpici ormai da un quarto di secolo. Istanbul si è candidata per il 2000 (eliminata al primo scrutinio con 7 voti su 89), per il 2004 (scartata dal Cio in partenza), per il 2008 (9 voti su 105 raccolti al secondo scrutinio), per il 2012 (anche qui scartata dal Cio in partenza) e per il 2020 (battuta al ballottaggio da Tokyo con 36 voti contro i 60 della capitale giapponese).

Ora sarebbe pronto a nascere un tentativo "invernale". Erzurum effettivamente ha investito molto sugli sport della neve, arrivando a organizzare le Universiadi del 2011, i Mondiali junior di sci nordico 2012 e appunto lo European Youth Olympic Festival 2017.

Per la verità è diventata famosa soprattutto per il rovinoso crollo dei suoi trampolini, poi ricostruiti da zero e tornati pienamente efficienti.

Francamente le parole di Erdogan potranno anche essere utili per ragioni di politica interna, ma da un punto di vista neutrale la candidatura (se mai vedrà la luce) appare tutta in salita.

In primis perché la concorrenza rischia di essere qualificatissima. Concorrerà sicuramente la Svizzera con Sion, inoltre la manifestazione fa gola anche a Norvegia (Lillehammer), Austria (Innsbruck), Canada (Calgary) e, forse, Svezia (Stoccolma).

Inoltre all'ultimo EYOF si è verificata una situazione spiacevole passata sottotraccia. L'organizzazione dell'evento si è rifiutata di inserire la combinata nordica all'interno del programma, in quanto ritenuta "poco accattivante". In segno di protesta Germania e Austria hanno deciso di boicottare l'appuntamento nel salto con gli sci.

Non propriamente un biglietto da visita scintillante per chi mira a organizzare un appuntamento globale.

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