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Luca Dragoni & Olaf Crato

Sci e Attacchi

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Cosa c'è che unisce lo sci all'estate? I ghiacciai e lo sci estivo? Non solo, a volte è sufficiente un sogno e grande dose di intraprendenza unita ad un pizzico di follia per realizzare una commistione da urlo: unire la tavola da snow board alla vela del wind surf!

Le foto che vedete nell'articolo non sono frutto di un sapiente fotomontaggio ma sono tutte reali, gli scatti sono realizzati dal fotografo Olaf Crato nelle Dolomiti dell’Alto Adige, in un contesto assolutamente fuori dal comune, in cui lo snowboard ed il windsurf si incontrano alla perfezione.

Il surfer è invece Luca Dragoni, un appassionato di sport outdoor che da tempo covava questa idea e aspettava da mesi il momento giusto, la giusta neve e condizioni meteo: quel momento arrivò a marzo 2011.
Dopo mesi di preparativi e false partenze ormai i protagonisti non ci speravamo quasi più, finché arrivò un giorno e le sensazioni erano positive: sapevano dentro di loro che era il giorno giusto. Armati di tanto entusiasmo, con l’ispirazione ai massimi livelli, presero l'attrezzatura e decisero che l’indomani si sarebbero alzati di buon’ora, per non perdere le ore migliori della neve.

Già, perché stavolta non si trattava della "classica" gita in backcountry con annessa una bella discesa in powder, c’è decisamente molto di più in ballo… la realizzazione di un sogno, discendere giù per pendii vergini rivivendo le stesse emozioni del windsurf sulle onde, disegnando curve e linee perfette nella neve.

Dopo aver raggiunto la sommità con cordini e carrucole, Luca non riesce a smettere di pensare a come sarà la prima sensazione, di solito dice tutto, in un attimo ti fa capire se funzionerà o meno. In poco tempo è pronto, la vela è montata, lo snodo allo snowboard è fissato bene (per evitare una rovinosa caduta dopo pochi metri), gli attacchi sono regolati a dovere e l’Arva, l’apparecchio per travolti da montagna è acceso sulla modalità “send” anche se – a dirla tutta - si spera sempre  vivamente che nessuno debba sfruttare queste tecnologie.
E quindi, via!  Verso la neve e il dislivello per raggiungere valle: "Subito la tavola prende velocità - racconta Luca - e capisco che nelle curve in “frontside”, per scaricare la vela dalla troppa spinta, devo abbassarla parecchio, proprio come si fa quando si scende da un’onda e ci si prepare a risalire verso il picco. Fantastico, dopo qualche “turn” impacciato incomincio a prenderci gusto, le curve sull’altro lato, quelle in “backside” vanno gestite con cautela per evitare di ruotare troppo e ritrovarsi la vela piena di vento in faccia rischiando qualche “crash” incontrollato ma, tutto sommato, l’idea sembra funzionare per il meglio. Provando ad osare qualche manovra di “freestyle” cado malamente più volte, per fortuna che la neve è soffice ma di certo non è la stessa cosa che finire a gambe all’aria in acqua!
Alla fine di questa giornata molto, ma molto diversa dal solito, nel rifugio in fondo alla valle io e Olaf abbiamo un sorriso stampato in faccia che nessuno può capire tranne noi, felici di aver vissuto attimi unici, che rimarranno impressi per sempre nel nostro cuore e nella nostra mente. Almeno fino al prossimo giro…"

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6 foto, ultima del Lunedì 20 Giugno 2011