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Sci ripido: Matteo Calcamuggi sulla parete nord del Lyskamm

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Sci ripido: Matteo Calcamuggi sulla parete nord del Lyskamm

Matteo Calcamuggi è una guida alpina valdaostana e membro del locale soccorso alpino. Pubblichiamo il video di una delle sue ultime imprese, la discesa con gli sci dalla parete nord del Lyskamm dello scorso Luglio 2012. Il video non è di altissima qualità ma secondo noi trasmette bene le sensazioni e le emozioni che Matteo ha descritto in questo articolo.

"E finalmente giorno fu"

Mai parole furono più veritiere e liberatorie per descrivere la sensazione dopo aver passato una notte dormendo a pezzetti, con la scusa banale delle troppe birre del pomeriggio prima.   Invece il motivo dell’insonnia è molto più semplice e diretto, e rimpalla tra i due neuroni che non si vogliono spegnere.
Dopo anni passati a guardarla e a corteggiarla, quasi aspettando apposta che andasse in cattive condizioni, così da riassopire il demone, finalmente era giunto il momento.   Il mio momento.

Quasi incredulo, come il giorno che persi la verginità.
Aspetti, aspetti e poi tutto d’un colpo ti si presenta l’occasione.
Non puoi più tirarti indietro e la linea è di quelle che pesano, di una purezza assoluta.
I gotha dello sci ripido sono passati di qui.

Ora ci passerò anch’io.

E avrò l’onore di farlo in compagnia del “padrone di casa”, al secolo Jimmy Sesana, lo sciatore che forse più di tutti ha ricamato curve su questo monstru di 4527 metri considerato un mangiauomini dopo l’invenzione dell’alpinismo.
Oggi il cielo è di un blu intenso e l’aria fredda è pungente.
Una volta usciti dal Rifugio Mantova terminiamo di sparar cazzate.
Ora le cose son serie e così senza quasi parlarci arriviamo alle rocce della scoperta. La cresta di accesso è affilata però la neve è buona, invernale sopra i 3900m, primaverile in basso.
Decidiamo di non legarci, troppo vento e troppo pericoloso con gli sci nello zaino a far da vela.
E’ una strana sensazione il fatto di non legarmi questa volta, qui di solito salgo legato con i clienti per fare la famosa traversata.
Oggi però niente traversata dei Lyskamm, oggi la salita termina in punta.
Il vento forte continua ad aumentare e la salita diventa faticosa per l’inconsistenza della neve.
Un passo avanti e due indietro.
In cima è impossibile calzare gli sci, vuoi per l’equilibrio, vuoi perchè è praticamente impossibile vedere dove andare talmente le raffiche sollevano turbini di neve.
E così siamo obbligati a fermarci 10 m sotto la punta.
Click-Clack! L’attacchino cricca bene.

Un respiro, due respiri, tre respiri.

Il guanto stringe la manopola del bastoncino e il braccio spinge il corpo in avanti.
Per una frazione di secondo percepisco un asincrono tra corpo e spirito.
Il primo avanza, il secondo rimane ancorato alla piazzola appena scavata e già quasi coperta di neve portata dal vento.
Tre micropiegamenti per tastare la lamina.
Appoggio e mi distendo in avanti, la coda degli sci si solleva a qualche cm e veloce segue la linea della spatola.
Morbidezza.
Il piede sente che oggi la neve è perfetta.
Non ci credo, 10 curve inanellate con una precisione assoluta, meglio della nazionale italiana all'Interski.
Il problema rimangono il vento e i continui sluffs, piccole colate di neve fresca, capaci di spingerti le spatole a valle o peggio ancora, farti perdere l’equilibrio.
Oggi non ho la action cam, l’ho lasciata volutamente a casa.
il momento è troppo intimo.
Solo il telefono a fare piccole riprese nelle uniche due micro soste della discesa.
Il resto è concentrazione e ritmo.
La parte centrale è quella più ripida e cattiva, senti la parete arrivarti vicino al culo.

Il ghiaccio qui affiora nei 3/4 di curva e bisogna stare leggeri e precisi come un chirurgo.
Le nostre linee sono apposta distanti, così da riuscire ad evitare di tirarci in testa le continue colate.
14 minuti a 180 battiti e saltiamo la terminale della nord.
Il cerchio è chiuso in gran stile, non una sola derapata ma una gran sciata di classe, fluida come quella che ho sempre sognato di fare su questa parete, per una texture di curve sincronizzate degne del miglior pittore.
10 minuti dopo è l’ora del Miky e del Dega, saliti da Alagna con la prima benna.
Godiamo osservando le loro prime curve poi dobbiamo muovere le chiappe visto che siamo sotto il tiro dei seracchi.
Risalgo verso il colle del Lys buttando di tanto in tanto l’occhio alla discesa degli altri.
Ci ritroviamo poi tutti insieme al colle del Lys, stanchi e felici scivoliamo a valle per i dovuti festeggiamenti.
La parete di casa oggi ci ha rivelato tutta la sua bellezza.
Un pensiero a Filsodo e Fedeneg, che qualche anno fa passarono anche loro di qui.

Il blog di Matteo Calcamuggi con tutte le sue imprese : www.matteocalcamuggi.com

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